La Consultazione EFRAG sui nuovi Standard semplificati ESRS

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La risposta di Impronta Etica alle nuove modifiche.

Il Green Deal europeo pubblicato dalla Commissione nel 2019, definisce l’obiettivo per l’Europa di diventare un’economia decarbonizzata entro il 2050 e di promuovere lo sviluppo sostenibile per le imprese europee. Una visione chiara e ambiziosa, che in questi ultimi anni ha visto diversi step per permettere una sua concretizzazione. Tra questi, il legislatore europeo ha varato numerose normative circa gli obblighi di sostenibilità per le imprese, tra cui spicca la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i relativi nuovi Standard di rendicontazione di sostenibilità ESRS. Con questi due importanti strumenti, è stato definito il ruolo chiave che la rendicontazione di sostenibilità ricopre nella realizzazione di una transizione sostenibile che metta le imprese al centro.

Le imprese di interesse pubblico con più di 500 dipendenti, comprese le società quotate nell’Unione, sono state le prime a pubblicare un report di sostenibilità in linea con la CSRD e gli ESRS per l’esercizio 2024. I processi di rendicontazione però, sono ancora in via di analisi e perfezionamento, con l’obiettivo di strutturare metodologie più efficaci e funzionali. I primi feedback da parte di queste aziende, e di quelle che saranno soggette alla CSRD in futuro, hanno evidenziato che le informazioni richieste dagli ESRS erano fin troppo dettagliate e i processi di rendicontazione eccessivamente complessi e macchinosi.

Per andare ad intervenire su questi aspetti di complessità, rafforzando da un lato la competitività e dall’altro riducendo l’onere amministrativo per le organizzazioni, la Commissione ha deciso di rivedere la normativa europea sul reporting di sostenibilità attraverso una serie di proposte contenute nel Pacchetto Omnibus I. La proposta mira a semplificare le richieste di reporting di sostenibilità per le imprese, prevedendo tra i suoi pilastri principali una importante revisione degli Standard ESRS.

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Immagine: logo EFRAG

La Commissione ha quindi incaricato l’EFRAG, l’organo tecnico che ha stilato gli ESRS iniziali, di semplificare significativamente gli Standard, senza compromettere gli obiettivi del Green Deal né la qualità delle informazioni riportate.

Il processo di semplificazione degli Standard ESRS iniziato nell’aprile 2025, ha seguito diversi passaggi con cui l’organo tecnico ha sviluppato i nuovi Standard. La prima bozza di Standard semplificati è stata pubblicata il 31 luglio 2025, a cui è seguita una consultazione pubblica di 60 giorni dedicata alla semplificazione degli Standard, terminata il 29 settembre 2025. Il lavoro di consultazione mirava a raccogliere pareri e feedback dall’ecosistema applicativo degli Standard, per ricevere opinioni dirette da coloro che ne faranno uso nella loro pratica di rendicontazione.

Impronta Etica, in qualità di Associazione di imprese, ha deciso di fornire il proprio feedback focalizzandosi su alcune domande di carattere generale e sistemico, raccogliendo i pareri dei propri associati in un momento dedicato che ha permesso di far emergere punti di disaccordo e convergenze.

Nel complesso, Impronta Etica ha espresso una valutazione positiva riguardo all’impegno dell’EFRAG nel processo di semplificazione degli Standard di rendicontazione. In particolare, è stato apprezzato il lavoro di riduzione dei datapoint, volto a delimitare con maggiore precisione l’insieme delle informazioni realmente significative e strategiche che le organizzazioni soggette a obblighi normativi dovranno comunicare. Tale semplificazione, fondata su una rinnovata e rafforzata concezione del processo di doppia materialità, mira a ridurre ambiguità e ridondanze, contenendo la produzione di dati poco utili o marginalmente rilevanti per stakeholder e investitori.

Più nel dettaglio, i nuovi Standard propongono una definizione del processo di materialità che si discosta progressivamente da un approccio meramente formale, simile a una checklist, in cui l’impresa si limita a compilare quanto richiesto per risultare conforme. Al contrario, il nuovo modello invita a una riflessione strategica e strutturata sulla propria realtà aziendale, con l’obiettivo di rappresentare in modo autentico gli impatti e le performance in materia di sostenibilità. Il principio guida diventa quindi la rilevanza effettiva delle informazioni, così da offrire una fotografia credibile e coerente delle performance ESG dell’organizzazione.
In quest’ottica, è stata accolta con favore anche l’introduzione di un executive summary, concepito per riassumere le sezioni principali del documento di rendicontazione, eliminare ripetizioni e rendere il contenuto più fruibile e leggibile per gli stakeholder. 

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Immagine: logo Impronta Etica

Un ulteriore elemento apprezzato riguarda il tentativo di armonizzare gli Standard europei con quelli di respiro internazionale, valorizzando un approccio fondato sulla rappresentazione fedele della realtà aziendale. Questo orientamento mira a spostare la rendicontazione da un mero adempimento burocratico verso uno strumento capace di descrivere in modo accurato le specificità di ciascuna impresa.

Parallelamente, Impronta Etica ha tuttavia evidenziato alcune criticità e perplessità riguardo al processo di revisione effettuato dall’EFRAG. In particolare, ha sottolineato la necessità di disporre di esempi concreti e linee guida operative che aiutino le imprese a interpretare e applicare correttamente le nuove disposizioni. Molte delle modifiche risultano infatti ancora poco chiare sul piano teorico e difficili da tradurre in pratiche operative efficaci.

Un ulteriore punto di attenzione riguarda il rischio che alcune semplificazioni possano compromettere la qualità e l’affidabilità dei dati, specialmente in relazione all’utilizzo di proxy e stime. Per evitare tali rischi, Impronta Etica sottolinea il ruolo cruciale dell’EFRAG nel fornire indicazioni puntuali su come gestire tali processi, riducendo al minimo ambiguità e potenziali mancanze di trasparenza. In questa prospettiva, un’azione mirata di capacity building e di accompagnamento da parte di EFRAG risulterebbe determinante per supportare le imprese nello sviluppo delle competenze e conoscenze necessarie a un’applicazione corretta dei nuovi Standard.

In conclusione, per garantire un’implementazione efficace delle modifiche introdotte, è fondamentale che EFRAG metta a disposizione strumenti pratici e di supporto destinati a tutti gli attori coinvolti. Solo attraverso una condivisione di principi, metodi e interpretazioni tra imprese, istituzioni, revisori e autorità competenti sarà possibile applicare in modo coerente gli ESRS, riducendo il rischio di interpretazioni arbitrarie. Tale allineamento contribuirà a rafforzare la qualità della rendicontazione e a renderla un vero fattore abilitante della transizione sostenibile, in cui le imprese assumono un ruolo centrale e proattivo.

Il position paper contente la risposta alla Consultazione di Impronta Etica è disponibile al seguente link

A cura di Impronta Etica

Impronta Etica è un’Associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2001 per
la promozione e lo sviluppo della sostenibilità e della Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI).

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